In questo viaggio, raccontato attraverso la luce, realtà e immaginazione si sovrappongono e rincorrono, stimolate da un cortocircuito tecnologico. La percezione di chi guarda è assorbita e beffata dall’inganno della vista, dall’illusione di immagini reali che vanno oltre la realtà.
Una materia dura come la pietra del Duomo di Modena, già plasmata in forme architettoniche e figurative, abbandona la sua durezza e si trasforma; diviene sostegno di visioni e visione lei stessa.