Alessandro Grisendi | Marco Noviello | Carlo Cerri | Teatro alla Scala
Tra le divinità legate al sole, Rha è la più importante, quella del mezzogiorno, quando l’astro è alto sullo zenit e all’apice della sua potenza. Nel video realizzato per Solitude Sometimes, OOOPStudio racconta il suo viaggio per portare la luce nei due mondi, quello dei vivi e quello degli inferi, e lo fa in termini minimali sebbene con un’accurata scelta degli attimi, delle transizioni, dei passaggi. La narrazione è essenziale ma rispetta quel cammino da oriente, dove il sole nasce, fino a occidente, dove tramonta e muore, intrapreso dal dio solcando le acque del Nilo sulla sua barca d’oro, fino alla duat, l’aldilà, in cui si addentra di notte per portare luce ai dannati dal tramonto fino all’alba.
L’attività solare del giorno è descritta da un intro consistente di apparente vuoto in cui è presente solo una luce bianca accecante, uno scenario luminosissimo su cui si stagliano le silhouette dei danzatori. Il colore, o non colore, viene usato nelle sue tonalità più estreme, puro, bruciato e bruciante, corposo e palpabile: il bianco, con la sua luce, non è vuotezza, non è assenza, bensì simboleggia l’inizio del giorno e il viaggio che Rha compie fino al crepuscolo. Gradualmente, il passaggio alla notte si realizza tramite una successione di glitch sempre più rapida, fino a che l’elemento del buio, rappresentato dal nero, non prende il sopravvento inghiottendo la luce. Qui si fanno spazio effetti di noise, usato come elemento generativo per poi svilupparne risultati dall’aspetto tanto fluido quanto spigoloso, come un impasto che si contrappone alla rigidità del pixel che lo forma. Sono gli ostacoli e pericoli che il dio deve superare nel mondo degli inferi, lottando per uscire dall’oscurità e tornare a splendere. Nella notte la sua presenza non è mai annientata ma debole, apparendo in modo frammentario finché, alla fine del suo viaggio nelle tenebre, il giorno rinasce: piano piano il bianco torna a farsi spazio fino a riempire l’intero schermo, segnando così l’inizio di un nuovo giorno.
Il video di Solitude Sometimes, nuova realizzazione per il Teatro alla Scala di Milano, nasce dalla collaborazione tra OOOPStudio e Carlo Cerri con il coreografo tedesco Philippe Kratz, a coronamento della coreografia pensata da quest’ultimo sulle musiche di Thom Yorke, Modeselektor e Radiohead.
In quest’opera OOOPStudio porta all’estremo la consueta bicromia bianco-nero lasciando larga parte alla luce e concedendosi solo poche aberrazioni cromatiche all’interno degli effetti glitch e di transizione.
Seguendo il percorso sonoro solcato dalla musica elettronica, il video scandisce in maniera diretta e tangibile i tempi legati alla danza, pur ammettendo momenti di dissolvenza e fusione e altri di sospensione alternata a brevi timelapse di realtà astratte. Più del loop, è la frazione che ha il compito di ritmare e sottolineare la resiliente ciclicità della creazione di Kratz, ispirata alla tradizione egizia del dio del Sole.
Coreografia | Philippe Kratz
Assistente coreografo | Casia Vengoechea
Musiche | Thom Yorke e Radiohead
Scenografia | Carlo Cerri e Philippe Kratz
Costumi | Francesco Casarotto
Luci | Carlo Cerri
Video Design | Carlo Cerri e OOOPStudio