Alessandro Grisendi | Marco Noviello | Carlo Cerri
2022 – OOOPStudio, insieme a MA.BO studio Mattia Disisto, e di nuovo in collaborazione con Carlo Cerri, presenta un progetto di video-mapping in occasione della celebrazione del nuovo anno.
Dal titolo Il mito di Fetonte, la videoproiezione realizzata sul Duomo di Modena è ispirata al mito greco del figlio del Sole, che guidò il carro del padre nel cielo per illuminare la terrà e, fulminato da Zeus, precipitò nel fiume Eridano, il Po.
«Per un giorno, padre, per un solo giorno, lascia che sia io a guidare i cavalli; se davvero sono tuo figlio, permettimi di solcare al tuo posto i sentieri del cielo».
E fu così che Elio, il dio Sole, dopo aver messo in guardia il figlio dalle difficoltà che l’impresa comportava, gli concesse la guida del suo carro. Fetonte prese le redini con l’ambizione di poter svolgere un compito così importante: portare la luce sulla Terra, scaldare gli uomini, permettere la vita di tutti gli esseri viventi. Ma quando si librò nel cielo, fu incapace di domare i cavalli e condusse il carro in modo disastroso portando il fuoco troppo vicino alla Terra: i boschi bruciarono, mari e fiumi si prosciugarono, le nevi si disciolsero e molte terre divennero aridi deserti…
Solo Zeus mise fine a tale scempio colpendo Fetonte con uno dei suoi fulmini, uccidendolo all’istante. Il cadavere del giovane precipitò nel fiume, lì compianto dalle sorelle che si tramutarono in pioppi.
Il video-mapping realizzato da OOOPStudio propone i punti salienti della vicenda di Fetonte accentuandone il dramma attraverso gli elementi principali protagonisti del mito – in particolare il fuoco dell’incendio e l’acqua del fiume. Le mani aprono, squarciano il sipario, quasi a ricordare che c’è sempre il gesto umano dietro ogni cosa. Subito il tragico finale preannuncia la conclusione prima di ripercorrere la storia del giovane Fetonte. La proiezione segue lo svolgersi della vicenda e la sviluppa giocando con gli elementi architettonici che caratterizzano l’edificio romanico: semicolonne, arcate, capitelli, logge in cui lo storytelling si ambienta perfettamente. La facciata e le decorazioni sono state ridisegnate per calare la scena nella realtà e nel momento presente, ora, qui, davanti a noi. Ulteriore realismo è conferito dall’uso della luce che non solo crea passaggi scenografici tra un cambio di scena e l’altro, ma svela e disegna le figure con effetti di luce e ombra intercalati negli elementi parietali. I suoni, puntuali e incalzanti, ricreano l’andamento del racconto, vera e propria pièce teatrale.
A chiudere, l’immagine della natura che rinasce rigogliosa dona la speranza del rinnovamento.
Metafora dell’oggi, il mito ci porta a riflettere sulla condizione del nostro pianeta, un monito a non sottovalutare le azioni umane, ardite ed incoscienti, che hanno pensato troppo al presente e troppo poco al domani.
Produzione: Ater Modena
Regia: OOOPStudio & Carlo Cerri
3D modelling and animation: Marco Noviello
Houdini VFX content: MA.BO_studio (Mattia Disisto)
Editing & VFX: Alessandro Grisendi
Musica: Bruno Moretti