Alessandro Grisendi | Marco Noviello | Raffaello De Vito
Pinocchio Nero non è una favola per bambini. Così come il Pinocchio collodiano, anche il Pinocchio reinterpretato di OOOPStudio è caratterizzato da un aspro verismo. Seppur il mezzo scelto, l’animazione, possa suggerire che questo sia rivolto al pubblico infantile, dobbiamo tenere conto invece dell’idealità pedagogica scelta che caratterizza anche la favola di Collodi. Pinocchio Nero è una favola per adulti, una favola che possiamo definire anche documentario illustrato perché alimentata dalla disillusione.
Pinocchio Nero non è il burattino toscano di legno di pino: è una marea di voci inudibili, di occhi a terra e di sguardi diffidenti, sfuggenti, è corpi abituati al peggio, più a subire che ad essere. Pinocchio Nero è il migrante, l’immigrato che arriva sulle nostre coste e che è al centro di dibattiti politici e di discorsi da bar ma che facciamo fatica a riconoscere come essere umano pensante e con una propria dignità. Non si conclude mai il viaggio del Pinocchio Nero, sembra non presentarsi mai all’orizzonte il classico lieto fine. L’unico modo per riacquistare la libertà e il proprio potere decisionale sembra essere la ribellione violenta, ma la coercizione non verrà mai eliminata con la stessa violenza. Il peregrinare di Pinocchio Nero riparte così dalla stessa terra inospitale che aveva lasciato e la possibilità di riscatto è ancora lontana. Sono immagini crude quelle utilizzate da OOOPStudio, dove il colore gioca un ruolo determinante proprio nel suo contrasto con il non-colore.
Gli stessi personaggi, ispirati alla serie fotografica Nero Pinocchio di Raffaello De Vito, parlano per immagini e costruiscono una storia che è vera partendo dalla consapevolezza che l’arte deve essere prima di tutto qualcosa di utile, qualcosa che a sua volta in altro modo nutre e denuncia.
Direzione: Alessandro Grisendi/Marco Noviello
Musica: Alessandro Grisendi/Luca Campani
Animazione 3D: Marco Noviello
Animazione 2D e Edit: Alessandro Grisendi
Fotografia Personaggi: Raffaello De Vito
Fotografia Paesaggi: Alessandro Grisendi