Animazione|Mapping Architetturale
Carlo Cerri | Alessandro Grisendi | Marco Noviello
“Sarà come aprire una porta, ovvero alzare un ampio sipario, ed entrare in un sogno, in realtà in un mondo che ci appartiene e che torna ad essere nostro, prima di proiettarci nel futuro: una ‘materializzazione visiva’ tra memoria condivisa e tempo che verrà, tra identità e valori del presente che le persone che frequentano questa piazza vorranno, se vorranno, portarsi con loro nel tempo che ci aspetta. Ciascuno potrà trarre ciò che vorrà: meglio non ‘raffreddare’ con troppe spiegazioni l’incontro emozionale ed estetico che ci aspetta… ”.
Le facciate del teatro Ariosto e di parte dell’Isolato San Rocco, insieme con i Giardini pubblici, saranno sfondo alle proiezioni: loro stesse verranno prima ‘disegnate’ geometricamente dalla luci, per poi essere rimodellate, contaminate, ‘straniate’ in giochi luminosi e sonori, e ancora per ospitare figure fantastiche, profili grandiosi di due donne, un’aquila: simboli della creatività, della cultura, della tradizione e della scoperta del nuovo, del futuro.
“Questa istallazione, come ho accennato, prende spunto da un sogno, raccontato in un brano di 2.500 anni fa ne I Persiani di Eschilo, e ripercorre tratti di quella visione, con la rappresentazione delle due donne simboli l’una della civiltà tradizionale consolidata e l’altra del pensiero libero, desideroso di scoprire le diversità là dove si sono incontrate, per generare una nuova civiltà. Il luogo, che ancora oggi, immutabile nel suo valore, mantiene saldo il suo significato di incontro e di scambio, quindi di tradizione e nuova conoscenza, è la piazza. Ed una piazza che si rinnova è il simbolo di una città, ed in senso più ampio, di una società che procede nel suo sviluppo sociale mentre riconosce i suoi valori fondanti”.
E non mancheranno citazioni luminose di altre piazze dell’Europa e del mondo, ‘sorelle’ di quella reggiana, a sottolineare un legame ideale e reale fra spazi che costituiscono il luogo pubblico, di incontro, per antonomasia della vita civile e di ogni comunità: la piazza appunto.
Quindi, con l’aiuto sempre della luce, emergeranno uno a uno gli oggetti e i punti della nuova piazza della Vittoria: dagli arredi alle sorgenti illuminanti, dalle sedute alle peculiarità delle pavimentazioni all’area dedicata a manifestazioni sportive e collettive… Accanto ai volti di ieri e di oggi, che sono l’anima della piazza stessa.
Regia: Carlo Cerri
Animazione 3D: Marco Noviello
Compositing: Alessandro Grisendi