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Dutch Nationale Opera & Ballet | Alessandro Grisendi | Marco Noviello | Carlo Cerri
(2021) – La storia di Prometeo narra del titano che rubò il fuoco agli dèi per portarlo agli uomini, dando così origine all’esistenza umana. Per questo atto di sfida e ribellione, fu incatenato da Zeus e mandato in esilio ai confini del mondo…
In collaborazione con Dutch Nationale Opera & Ballet di Amsterdam, OOOPStudio ha realizzato il visual design per le scenografie dello spettacolo di danza Prometheus accompagnato dalle musiche di Beethoven, partecipando così alla creazione di un’opera totale, in una perfetta commistione tra le varie arti e professionalità che insieme collaborano per produrre un lavoro completo e armonico, in cui ogni parte è fondamentale e in dialogo con le altre.
Le immagini prodotte, frutto di studio ed ispirazioni multisensoriali, dialogano con il contesto musicale e il movimento della danza, evocando i processi che portano alla nascita dell’essere umano, vero protagonista di tutta la storia. Il senso del divenire è legato alle trasformazioni della materia proiettata nelle scenografie: dalla terra arida si passa alla creta, poi al fuoco e alla lava. Ogni elemento è stato trasformato, digitalizzato ed elaborato secondo l’inconfondibile stile e resa visiva di OOOPStudio che ha portato la propria visione artistica all’interno dello spettacolo.
La tecnica della fotogrammetria, grazie alla scansione tridimensionale dei corpi e alla realizzazione di centinaia di scatti, ha permesso di elaborare un modello 3D e creare una singola scultura digitale a cui vengono applicati i diversi materiali “virtuali” usati durante tutta la scenografia (terra, creta, lava…). Da qui, la texture astratta è stata adattata alle forme realistiche, con giochi di luci e ombre che rendono i corpi vivi e animati. Il senso di realismo che si prova guardando la scena è quindi dovuto non alla somiglianza con il reale ma all’accuratezza dei movimenti delle luci sulla superficie architettonica, grazie alla tecnologia in grado di connettere un ambiente completamente astratto e digitale con la realtà del palco.
Il fuoco, elemento protagonista, è stato elaborato partendo da una simulazione digitale, calcolando tutte le sue proprietà fisiche e le trasformazioni che subisce, fino ad ottenere un’immagine diversa da quella reale ma che lo richiama fortemente. Gli elementi architettonici riprendono dal grande passato e dalle edificazioni antiche quali l’anfiteatro romano, la biblioteca di Celsio a Efeso, la città medievale, ma anche ispirandosi a paesaggi più moderni e cityscape futuristiche, sempre rielaborando il tutto con una grafica che non vuole ingannare l’occhio, bensì richiamare il senso della tecnologia, leitmotiv dello stile narrativo di OOOPStudio, legato a visioni contemporanee e tecnologiche.
L’eliminazione del colore originale delle architetture vuole perpetuare una sorta di continuità con quella che è la poetica stilistica dello studio: il bianco luminoso e il nero rappresentano l’idea estetica del binomio digitale di 0 e 1. Luci e colori vogliono essere una sorta di prolungamento di ciò che sta accadendo sul palco, seguendo i momenti salienti della narrazione e in continuità con la musica, facendo da perfetto sfondo alla coreografia.
Produzione: Dutch Nationale Opera & Ballet
Coreografia : Wubkje Kuindersma-Ernst Meisner-Remi Wörtmeyer
Scenografia e Costumi: Tatyana van Walsum
Light Design: Carlo Cerri
Visual Design: OOOPStudio
Drammaturgia: Willem Bruls
Direttore d’orchestra: Marzio Conti